
Cerro Sombrero-Cullen, 50-60 km, the road 'of ripio (dirt), and in this section Carrettera is consumed by perhaps the most days 'hard, if not the most' hard throughout the pilgrimage. The wind can be felt almost immediately, but 'behind my back, then the road turns east and begins the hard work, the wind intensifies, I get strong gusts from the right side, I move to the center of the road, suddenly with violence, force, and 'hard to stay' up ', wind, and make holes precario l'equilibrio. Non e' facile descrivere a parole quello che si prova in quei momenti, il rischio e' alto, si puo' cadere in ogni istante, il rumore del vento e' assordante, e credetemi quando dico assordante, la sua forza e' a me sconosciuta, debordante ed incredibile. Ed e' in quei momenti che li vedi tutti i tuoi fantasmi, i tuoi demoni ti vengono a cercare, li vedi, sono a pochi metri da te, librati a mezz'aria, e ridono di te, sghignazzano, ti dicono brutte parole, ti dicono che non arrivarai alla fine, che sei un pazzo, e che non dovevi andare in Patagonia a cercarli.
E tu sei li', piccolo uomo ora barbuto, con tutto te stesso che lotta contra i venti, contro i demoni, contro se stesso. E capisci che non si puo' andare avanti, troppo il rischio, troppo forti le raffiche, il buon senso parla chiaro, e lo ascolti. Cullen e' vicino, e' dietro l'angolo, e anche se non e' fine tappa e' una meta intermedia, gia' preventivata in caso di vento forte. E arriva, Cullen, gli ultimi metri li faccio a piedi, e il vento fa cadere la bici tre, quattro, cinque volte, una volta mi impenna la ruota davanti, mi ferma, non mi fa andare avanti, gli ultimi cento metri a piedi sono durissimi. Cullen e' una stabilimento dove si lavora il gas, c'e' un gabbiotto di controllo con due guardie dentro, e' li' che trovo rifugio, dove Patriçio e Alvaro mi danno caffe' e latte e il gestore del distributore un grosso panino. E poi telefonano al capo del centro per farmi pernottare... mi danno cena, una comoda camera, la colazione e cibo per due giorni di viaggio. straordinaria la solidarieta' di questi uomini. Un grazie anche a Luis e Alexis. E' da loro che scopro che il vento oggi, soffiava dagli 80 ai 100 km orari.
La mattina dopo riparto presto, il vento e' minore alle prime ore dell'alba, rivedo i miei fantasmi, i miei demoni... sono sempre vicini, ma non sorridono, sono piu' rispettosi, non fanno sberleffi, sanno che sono riuscito ad arrivare a Cullen, sanno che sono riuscito ad arrivare a Cullen.
Ora vi scrivo da Rio Grande.
E tu sei li', piccolo uomo ora barbuto, con tutto te stesso che lotta contra i venti, contro i demoni, contro se stesso. E capisci che non si puo' andare avanti, troppo il rischio, troppo forti le raffiche, il buon senso parla chiaro, e lo ascolti. Cullen e' vicino, e' dietro l'angolo, e anche se non e' fine tappa e' una meta intermedia, gia' preventivata in caso di vento forte. E arriva, Cullen, gli ultimi metri li faccio a piedi, e il vento fa cadere la bici tre, quattro, cinque volte, una volta mi impenna la ruota davanti, mi ferma, non mi fa andare avanti, gli ultimi cento metri a piedi sono durissimi. Cullen e' una stabilimento dove si lavora il gas, c'e' un gabbiotto di controllo con due guardie dentro, e' li' che trovo rifugio, dove Patriçio e Alvaro mi danno caffe' e latte e il gestore del distributore un grosso panino. E poi telefonano al capo del centro per farmi pernottare... mi danno cena, una comoda camera, la colazione e cibo per due giorni di viaggio. straordinaria la solidarieta' di questi uomini. Un grazie anche a Luis e Alexis. E' da loro che scopro che il vento oggi, soffiava dagli 80 ai 100 km orari.
La mattina dopo riparto presto, il vento e' minore alle prime ore dell'alba, rivedo i miei fantasmi, i miei demoni... sono sempre vicini, ma non sorridono, sono piu' rispettosi, non fanno sberleffi, sanno che sono riuscito ad arrivare a Cullen, sanno che sono riuscito ad arrivare a Cullen.
Ora vi scrivo da Rio Grande.
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